lunedì 23 marzo 2015

PETROLIO COSTO DELL'ESTRAZIONE E BREAK-EVEN

In questi mesi sta diventando un argomento ora mai quotidiano, quello dell’investimento sul petrolio, soprattutto negli ultimi giorni grazie anche ad una accelerazione al ribasso delle quotazioni dello stesso.
Ho pensato così di farmi una piccola ricerca personale mirata per ora , non tanto a capire che strumenti utilizzare per tradare il petrolio , ma per farmi un idea di quali sono gli effettivi costi di produzione e fino a dove in teoria i prezzi possono scendere.


Per prima cosa ho voluto capire nel dettaglio , come si calcola il famoso costo di produzione del petrolio?
Principalmente tramite queste 2 voci che sono:
1) Il costo dell’estrazione che in inglese si chiama “lifting cost” o “production cost”, e comprende tutti i costi associati per portare un barile di petrolio in superficie.
2) Il costo di esplorazione , che in inglese si chiama “finding cost”, cioè il costo di esplorare e sviluppare i giacimenti, e questo costo varia molto di più rispetto al “lifting cost”.
Questo costo totale si chiama break-even (production cost + finding cost) ed è riportato per Paesi produttori nella tabella qui sotto ( i valori vengono da varie fonti sul Web quindi non ho la pretesa che siano corretti al centesimo).
Tornando a noi, oggi è vero c’è stato l'annunciato delle scorte di barili in Usa che ha fatto precipitare le quotazioni del petrolio ai minimi da marzo 2009, ma anche le scorte fatte quando il petrolio quotava prezzi decisamente più alti prima o poi sono destinate a calare.
In conclusione prendendo per verosimili i dati in tabelle e facendo 1 + 1 direi che: I Paesi dell’Opec in primis quelli del Medio Oriente a quanto pare possono permettersi ancora una discesa del prezzo piuttosto pesante, anche nell’ordine del 30/40%,mentre l’America non si potrà permettere ancora per molto quotazioni di questo tipo, almeno questo sostengono in tanti ma sara davvero così? Ad oggi le scorte di barili in USA arrivano a 448,900 Milioni e con una produzione media attuale di 29,7 Milioni di barili al giorno ed allo stato attuale sarebbero coperti per 41 anni.
Io personalmente ammetto di aver già cominciato a ricoprirmi con un ETC sul petrolio dai 50$ con una quota pari al 5% del mio portafoglio in materie prime, un altro 5% lo integrerò se il prezzo dovesse arrivare sui 40$ , gli altri 2 punti di controllo per una eventuale ricopertura sarebbero 32$ minimo del 2009 e 25$ minimo del 2003.
Come sempre ribadisco che questo è il mio punto di vista , sarei curioso di conoscere il vostro, con magari dati diversi o aggiornati rispetto ai miei, come gestireste voi un posizionamento su questo strumento , o qualsiasi altro spunto sarà bene accetto. GRAZIE

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