AIM Italia, il listino di Borsa italiana dedicato alle piccole e medie imprese italiane che vogliono quotarsi in questo particolare segmento di mercato e investire nella loro crescita.
Ho subito pensato che
fosse un’ottima iniziativa per rilanciare in parte il settore industriale
Italiano, e far conoscere al grande mondo della finanza, aziende di piccola
dimensione che altrimenti avrebbero trovato più difficoltà a trovare
finanziatori, per le loro attività.
Ricordo di aver letto le
prime notizie sul Sole 24 ore, pian paino le notizie si sono trasformate in
fatti , ed ecco che cominciano a apparire i primi collocamenti su Directa
Sim ed in seguito Class CNBC acomincia a
parlarne, fino a farne un piccolo format dalle 12.20 alle 12,30 am.
Cavolo, devo dire la
verità ho sempre seguito quei 10 minuti con estrema attenzione, sentendo
amministratori delegati e dirigenti vari di queste aziende, dichiarare
fatturati da capogiro e grazie alle raccolte di denaro create dalla quotazione
in borsa, promettere performance spesso e volentieri a doppia cifra.
Per mesi ho aspettato
l’occasione giusta l’azienda giusta , poi un giorno ecco la presentazione di
BIO-On un’azienda che crea prodotti in simil plastica con gli scarti della
canna da zucchero, 100% biodegradabili, insomma a impatto 0, è amore a prima
vista.
Fantastico penso è il
titolo che fa per me, non riesco a comprarlo subito perchè emesso a 5 in 2
giorni va a 11 , io aspetto e poi dopo qualche settimana lo acquisto a 7,5.
In pochissimo tempo torna
quasi ai prezzi di collocamento , appena sopra i 5,5 ma io so che è un’azienda
innovativa quotata in un listino innovativo perciò aspetto fiducioso.
Poi la svolta Bio-on
inverte la marcia e fortunatamente torna prima sui miei livelli di carico ed
ora attorno ai 10 euro.
Visto questo rialzo mi
sono chiesto se tutto il settore dell’AIM è così positivo ed ho deciso di fare
una piccola ricerca sui titoli quotati su questo listino , il risultato non è
stato affatto confortante.
Ho fatto una piccola
tabella excel dove si può notare che il 70% dei titoli dal collocamento ad oggi
è in perdita alcuni in fortissima perdita , su 58 titoli 15 sono in Gain 2
Neutri e ben 41 in Loss.
Se avessimo puntato per
esempio su tutti i titoli dell’AIM dalla prima quotazione in ottica di investimento e li avessimo
acquistati al collocamento anche in piccole cifre, diciamo a lotti minimi
avremmo speso 142175,5 Euro , ad oggi ci troveremo con un portafoglio molto più
leggero circa 76769,84 cioè con una perdita di 65405,66 avremmo perso più o meno il 46%.
Posso aver sbagliato
qualche dato , ma la fonte è borsa italiana quindi abbastanza attendibile
direi, e da questo risultato mancano i dividendi, in ogni caso il risultato è
comunque di gran lunga negativo.
Ci tengo sempre a specificare che le mie non sono valutazioni
sull’AIM ma pure e semplici constatazioni dei fatti e dei dati fino ad oggi,e
le domande che mi pongo a questo punto sono molteplici:
Speculazione?
Spremitura del piccolo
investitore inconsapevole?
Passato troppo poco tempo
per dare una valutazione?
In Italia le piccole
aziende possono solo soccombere?
Io mi sono fatto un’idea
mia ma qui volevo raccontare la mia esperienza e sentire invece la vostra di
opinione. Grazie
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